di Valentina Aiello
«È vero, Lea Garofalo non era nata a Milano, -dichiara il sindaco Giuliano Pisapia durante la conferenza stampa- ma in questa città ha vissuto, è venuta qui in cerca di speranza e di una vita nuova». Ed ecco il perché della scelta di celebrare proprio a Milano i suoi funerali, che si svolgeranno la mattina del 19 ottobre in piazza Beccaria. All’evento parteciperà anche il presidio Giorgio Ambrosoli.
Nonostante Lea sia stata uccisa il 24 novembre del 2009, solo ora le sarà possibile, finalmente, avere un po’ di pace e di dignità. Sono trascorsi infatti due lunghissimi anni di processo che la giovane figlia Denise, affiancata da Libera, ha dovuto sostenere contro il padre e gli zii, tutti profondamente mafiosi, per provare il suo omicidio. Lea è stata brutalmente uccisa, dopo mille minacce, per essersi ribellata al clima mafioso in cui il marito l’aveva imprigionata, è stata uccisa per aver preteso una vita migliore per lei e per sua figlia.
Aggiunge Don Luigi Ciotti: «Vi porto i saluti di Denise, che invita tutti a partecipare in piazza. L’invito è di Denise: è lei che ci invita ad accompagnare e a dire “ciao” alla sua mamma». Ed è lei che ha voluto donare, a tutti quelli che potranno venire, un piccolo segnalibro, su cui sono incise queste parole, scritte di suo pugno:
“In ricordo di Lea, la mia giovane mamma uccisa per il suo coraggio”