È stata lanciata dall’inizio di quest’anno la campagna anticorruzione “Riparte il futuro”. Nata per continuare la campagna “Corrotti” intrapresa nel 2011, conseguendo il risultato di 1’200’000 firme raccolte, “Riparte il futuro” si sta affermando come la campagna digitale che permetterà ai cittadini di essere al corrente del grado di corruzione presente all’interno della classe politica dirigente, tramite il sito web http://www.riparteilfuturo.it.
Infatti, secondo i dati della Transparency International, associazione che compila la classifica di 174 paesi del mondo nell’Indice di Percezione della Corruzione, l’Italia occupa il terzultimo posto europeo, mantenendo sotto di sé solo Bulgaria e Grecia. I numeri, nonostante la poca attenzione della cittadinanza (come registrato dalla statistica), sono eclatanti: secondo la Corte dei Conti, oltre 60 miliardi di euro l’anno se ne vanno nelle tasche dei tanti corrotti e corruttori italiani. Ciò significa che ogni cittadino, dal neonato al più anziano, ogni anno “spreca” 1000 euro in corruzione. Ma non basta. Secondo le ricerche, questi numeri sono sottovalutati, basti pensare a tutte le attività illegali che provengono dalla corruzione e muovono enormi capitali, come le attività di riciclaggio, il trasporto illecito di denaro all’estero, l’evasione fiscale, intaccando sempre più il bene comune, e facendo ricadere le conseguenze sui cittadini.
È anche per questo motivo che Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Gruppo Abele hanno deciso di far “ripartire” questa campagna, soprattutto in questo delicato periodo elettorale, ponendo 5 impegni ai candidati che decideranno di aderire. Gli impegni, finalizzati a comporre un operato politico in nome di Trasparenza, Integrità e Responsabilità, sono:
1. Entro 100 giorni dall’inizio della attività parlamentare, la riforma della legge dell’articolo 416 ter del Codice Penale, prevedendo il riconoscimento del reato per corruzione per “altra utilità” oltre che “solo” per i politici che ottengono la promessa di voto in cambio di erogazione di denaro, come previsto ora.
A tutti i candidati aderenti verrà regalato un braccialetto bianco, con la scritta #100 giorni, che costituirà il simbolo di questa promessa.
2. Rendere pubblico il proprio Curriculum Vitae.
3. Rendere pubblica la storia giudiziaria personale.
4. Rendere pubblica la propria situazione reddituale e patrimoniale
5. Dichiarare i potenziali conflitti d’interesse fra il politico e il Paese.
La campagna ha superato le 31’000 firme e oltre 200 candidati hanno aderito o stanno aderendo.
L’adesione è aperta a tutti, per unire un grande numero di cittadini e cittadine che vedono come unico orizzonte comune un futuro senza corruzione, da poter controllare e monitorare.
Il che non significa altro che avere la possibilità di esercitare la nostra Democrazia.