Ogni sogno ha bisogno di una casa dove essere cresciuto.
Senza uno spazio, mentale oltre che fisico, dove incontrarsi con chi condivide le stesse speranze, le stesse paure;
senza quel calore famigliare che trasmette l’entrare in un luogo che, più che un insieme di mura, è una comunità di idee, una fucina di futuro;
senza una dimensione dove poter fondere le facce amiche col divertimento sano, la cultura, il confronto di pensieri.
Senza tutto questo nessun sogno cresce: noi che viviamo il Kantiere lo sappiamo bene.
Per questo ci uniamo all’accorato appello di Matteo Pelletti, dei ragazzi dell’associazione “Cool” e di “Associazioni a distinguere”.
Perché il nostro sogno continui a crescere.
Il calendario Maya si arresta il 21 dicembre del 2012.
L’immagine disegnata nell’anno 600 circa, è quella dell’acqua che distrugge il mondo, fuoriuscendo dai vulcani, dal Sole e dalla Luna generando oscurità che prevale sulla luce…Bella.
Poi magari non sarà la fine del Mondo ma erano solo stanchi di continuare a scrivere il calendario (1400 anni è una bella fatica!), fatto sta che anche il Comune di Verbania ha voluto dare il suo contributo alla profezia Maya, addirittura anticipando i tempi:
il primo febbraio 2012 finirà l’esperienza dello Spazio Giovani Comunale “il Kantiere” di Possaccio, almeno come conosciuta da molti finora.
Un’esperienza che soprattutto negli ultimi due anni, ha visto arricchirsi di progetti e iniziative le diverse sale dello Spazio Giovani: dalle prove ai concerti di diversi generi musicali, mostre di
foto e dipinti di artisti locali, spazi concessi per promuovere le associazioni del territorio, progetti video (dalla documentazione di eventi alle tesine di alcuni studenti, qualche videoclip musicale e documentari), registrazioni musicali “low budget”, organizzare set fotografici, avere la possibilità di studiare, dipingere, ritrovarsi, progettare, o anche “cazzeggiare” ma sempre in maniera pulita e rispettosa.
Non ho una sfera di cristallo ma un’esperienza che mi lega a questo posto da oltre 8 anni, e utilizzando la mia conoscenza a riguardo, posso facilmente dedurre che dei cambiamenti nella gestione futura dovranno essere necessariamente fatti.
Prendiamo per punti le novità del contratto che vincola il gestore e l’amministrazione comunale:
1) La convenzione avrà la durata di mesi 18, al posto dei precedenti 36, ossia diventa meno vantaggioso investire sul Kantiere da parte di chi lo gestirà e di sicuro si eviteranno progetti a
lungo termine.
2) Bisognerà rimborsare al Comune di Verbania il 50% delle spese per l’energia elettrica, riscaldamento ed acqua per l’utilizzo della struttura, in più saranno a carico del gestore le spese per lo smaltimento dei rifiuti, spese che si calcolano al metro quadro…e il Kantiere supera i 250mq, senza contare il giardino esterno.
3) Nel bando il contributo annuo richiedibile (con offerte a ribasso) è di 2.000,00 euro a fronte dei precedenti 10.000,00 euro (ad esempio, noi di Cool riceviamo 7.800,00 euro).
Fino qui, tutto ciò vuol dire dover obbligatoriamente produrre guadagni e mettere in secondo piano le attività di volontariato o benefiche a fronte delle spese da sostenere, perdendo il valore di non discriminare gli utenti in base alle possibilità economiche.
Per capirci, anche semplicemente per concedere a un giovane universitario di poter studiare un paio d’ore, dovendo pagare luce e riscaldamento, bisognerà mettere almeno una tariffa che copra tali spese e non lo si potrà accogliere gratuitamente, come è stato fatto fino ad ora.
Gli obblighi invece sono mantenuti tutti, dal dover sottoscrivere un’adeguata assicurazione, all’avere una linea telefonica fissa (solo queste due voci incidono per circa 3.000,00 euro annui), dal garantire gli orari di apertura fissati senza scioperi o malattie al dover concedere, se richiesto, l’utilizzo della struttura al Comune, per 12 giornate annue e il Salone per 35.
Ma una delle note più stonate riguarda la cauzione per eventuali danni, che passa dal 10% del valore contrattuale (ovvero un massimo di 300,00 euro per 3.000,00 euro di convenzione per un anno e mezzo) all’essere di €10.000,00 (diecimila euro!); se non si ha tale cifra da depositare esiste la fidejussione bancaria, ma oggi più di ieri bisogna offrire delle garanzie, cioè possedere valori superiori alla richiesta, un conto in banca consistente o beni immobili intestati. Tutte caratteristiche lontane delle realtà giovanili verbanesi, delle associazioni di volontariato e culturali che esistono in zona. Ossia un modo per escluderle dalla partecipazione al bando magari a vantaggio di soggetti non autoctoni, ad esempio torinesi o novaresi, che hanno la capacità economica ma non conoscono bene il territorio.
Poi quanta libertà avranno i futuri utenti in un posto dove i gestori saranno impegnati a fare profitto anche solo per sopravvivere? E siamo sicuri che chi ha capacità di guadagnare per coprire le spese, poi non voglia lecitamente creare del profitto per sé perseguendo solo le strade economicamente più utili? Perché si vuole soffocare l’ultimo spazio libero per i giovani verbanesi, invidiato anche da Biella, Laveno, Falerone (AscoliPiceno), Caen e Parigi (Francia), Bilecik e Ankara (Turchia), Iasi (Romania), Madrid (Spagna), Tallin (Estonia) e sicuramente altri che ora mi sfuggono? Perché Verbania si deve privare dell’ultimo orgoglio cittadino rimasto per quanto riguarda i servizi ai giovani? Non vuole essere un paese per giovani?
Dunque per tutto questo elencato sopra, mi risulta difficile pensare che il futuro delle attività svolta al Kantiere si basi sulla gratuità del servizio e sulla qualità delle offerte che le associazioni hanno potuto dare fino ad oggi.
Se un Comune di PIU’ di 30mila abitanti, che da anni discute di un progetto culturale (il Teatro/CEM) da PIU’ di 10milioni di euro, non ha MENO di 15mila euro all’anno per proteggere e migliorare l’UNICO spazio gratuito per i giovani, allora non resta che arrendersi alla profezia dei Maya, sapendo che le prime vittime sacrificali volute dagli amministratori locali odierni, sono i ragazzi tra i 15 e i 35 anni che negli ultimi anni hanno voluto dedicarsi a delle sane passioni come la musica, la cultura, il volontariato e il piacere di stare assieme.
Avviso le famiglie di questi giovani di prepararsi a spendere di più: per le prove musicali o per acquistare da bere come obbligatorio quando si entra in un bar, per mandarli al cinema o nei locali fioriti in città che promuovono il gioco d’azzardo; e ancora dare più spesso il permesso di fare feste in casa o permettere di allontanarsi da Verbania (considerando le spese di benzina e il pericolo costante per i viaggi in auto notturni), oppure lasciare il permesso di connettersi 24/7 a facebook, che risulterà presto l’unico modo gratuito di incontrarsi con gli amici.
Certo che la vita è piena sorprese e dunque noi di Cool e di Associazioni a Distinguere siamo pronti a rivalutare le scelte fatte e a collaborare con una nuova dirigenza che si dimostri aperta, accogliente e collaborativa nei confronti in primis delle centinaia di giovani utenti che si sono avvicinati in questi anni alla struttura, a patto che non ricada economicamente su di loro l’onere per la sopravvivenza della gestione.
P.S. non da poco:
L’associazione Cool non intendeva ripresentarsi al bando 2012 già dallo scorso anno perchè in generale sono venute a mancare le condizioni personali per farlo al meglio…ma questa “battaglia” intendiamo combatterla in prima linea, perchè non possiamo pensare di aver dato così tanti anni della nostra vita ed energie positive al Kantiere, per poi veder chiudere il servizio o trasformarlo in un “capannone industriale” dove possa entrare solo chi ha dei soldi
da spendere, abbandonando il concetto di aggregazione gratuita, di sostegno alla musica e all’arte tutta, e di servizio alle associazioni di volontariato, una strada che abbiamo sempre cercato di percorrere al nostro meglio.
Matteo Pelletti