Un abbraccio per Annalori.
Verbania, 12 luglio 2011 – XXXII Commemorazione della morte di Giorgio Ambrosoli

di Sophia Minocci

12 luglio 1979, l’avvocato Giorgio Ambrosoli viene assassinato a Milano.

Il presidio Giorgio Ambrosoli di Verbania, avendo molto a cuore la commemorazione della scomparsa dell’avvocato, ogni anno organizza qualche evento per ricordarlo.

Anche quest’anno, nel trentaduesimo anniversario della sua morte, abbiamo valutato importante celebrarlo, facendo percepire la nostra presenza: alle 18.00 circa di martedì 12 luglio, abbiamo organizzato una flash mob, che si è ripetuta in tre zone del centro di Intra, ossia Piazza San Fabiano, Corso Mameli e Piazza Ranzoni. Abbiamo posizionato la sagoma di Giorgio Ambrosoli in modo che tutti vedessero, recitato alcuni versi relativi alle vicende della sua vita; ai suoi piedi sono stati poi lasciati una bandiera di Libera, un cartellone con citazioni dalla lettera dell’avvocato alla moglie. Successivamente, a turno, ognuno di noi ha portato un fiore: lo scopo era di attirare l’attenzione dei passanti per ricordar loro l’importanza di questo personaggio.

Alle 21.00 del medesimo giorno si è svolta la commemorazione ufficiale a Ghiffa, davanti al Municipio sul lungolago a lui intitolato. Erano presenti la moglie dell’avvocato, Annalori, il Sindaco Roberto Suman, oltre una cinquantina i partecipanti, erano numerosi i giovani.

La serata è stata aperta dal sindaco, con un breve discorso in memoria dell’avvocato, nel quale ha affermato come anche quella serata fosse parte della grande festa per i 150 anni dell’Unità d’Italia: “Ambrosoli è stato uno di quegli uomini che hanno contribuito a scrivere la storia del nostro Paese, simbolo attivo della lotta contro la Mafia”.

Al Sindaco Suman è seguito l’intervento di alcuni ragazzi del presidio, i quali hanno letto articoli o  testi relativi ad Ambrosoli accompagnati da brani musicali. Partendo dall’articolo pubblicato da La Stampa il 13 luglio 1979, il giorno successivo all’assassinio, poi quello sull’ “Ergastolo a Sindona”, qualche riga tratta dal libro “Un eroe borghese” di Stajano, e infine la lettera scritta da Ambrosoli alla moglie. Non sono mancate le parole in riconoscenza dell’avvocato da parte del nostro presidio in quanto“Libera, e il nostro gruppo in particolare, fa propria la determinazione di creare Giustizia, caratteristica di Giorgio”.  Anche quest’anno è stato ricordato Giorgio Ambrosoli, rendendo onore al suo impegno per il Paese,“si chiami Italia, si chiami Europa”, come lui stesso affermò.

A conclusione, la consegna della bandiera di Libera, simbolo del nostro impegno di rendere Verbania un posto migliore e più giusto, ad Annalori, e una foto: lei sorride, commossa, mentre noi la avvolgiamo nel nostro abbraccio, con la promessa di…esserci, continuando a ricordare insieme.

XXXII Commemorazione della morte di Giorgio Ambrosoli
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