Lenuccia: Resistenza e Libertà

Maddalena Stornaiuolo e Luigi Credendino, di Vo.Di.Sca. e Teatro In Fabula

di Alice Baroni

Uno scialle rosso, tre sedie, alcuni cappelli da scegliere per interpretare ruoli diversi: una scenografia semplice ma efficace.
Sono espressione, movimento ed emozione a donare vita alla scena.
Ecco come Maddalena Stornaiuolo e Luigi Credendino hanno impersonato rispettivamente Lenuccia e i diversi uomini che ella incontrò durante le quattro giornate di Napoli. “Lenuccia, una partigiana del Sud” (regia di Aniello Mallardo), infatti, è proprio il titolo dello spettacolo che le giovani compagnie teatrali Vo.di.sca e Teatro In Fabula hanno voluto offrire sabato sera ai cittadini di Verbania durante l’evento “Verbania città solidale”, svoltosi a Madonna di Campagna dal 4 al 7 luglio. Libera VCO, associazione 21 Marzo e Coordinamento 15 ottobre, parte delle associazioni che hanno reso possibile questo evento, hanno dato la possibilità a questi giovani ragazzi di giungere direttamente da Napoli per dare voce a una storia partigiana che ha radici nel passato, ma rimane tuttora viva nel presente.

Sia Teatro In Fabula sia Vo.di.sca Teatro nascono nel 2010, entrambe con l’obiettivo di regalare momenti teatrali vivi, innovativi, capaci di coinvolgere, con la loro libertà espressiva, non solo i giovani di Scampia ma anche l’intero pubblico, qualunque esso sia. E così è stato anche la sera del 6 luglio, davanti a quel pubblico che ha deciso di accettare la proposta della sua città e partecipare a un momento culturale per costruire una Verbania sveglia e reattiva. L’obiettivo della festa è infatti quello di offrire serate musicali, aperitivi, dibattiti e far conoscere le molteplici associazioni e realtà no-profit operative sul territorio. I temi proposti sono stati vari, a partire dall’integrazione sociale, alla pace e democrazia, a un nuovo modello di città, alla migrazione e alla cittadinanza.

La giovane Lenuccia ha simbolizzato un grande ideale. E quale modo migliore per realizzare la città che vorremmo, se non raccontando proprio la sua storia?
Maddalena Cerasuolo, detta Lenuccia, fu una partigiana capace di concretizzare il sogno di libertà di tutti i napoletani e svincolare la sua Napoli dalle catene nazifasciste. A soli ventitre anni salvò il ponte della Sanità (il ponte più importante di Napoli, che la collega da nord a sud) e contrattò con i nazisti convincendoli alla ritirata. Una volta salvata Napoli, però, non si accontentò di liberare la sua città ma riuscì a infiltrarsi tra i tedeschi e giungere al nord per combattere con i nostri partigiani. La voglia di cambiare, non arrendersi e migliorare, è un filo comune quello che lega dal sud al nord, dalle generazioni passate a quelle presenti.
Lo spettacolo, inoltre, ha un altro fiore all’occhiello: si distingue per la sua ecosostenibilità, dal momento che la quantità di CO2 emessa per la sua produzione è stata compensata dalla realizzazione di un’aiuola presso il Teatro Area Nord, con più di venti varietà di piante.
Ecco come la storia di Lenuccia è in grado di smuovere il presente verso ideali antichi ma sempre freschi e profumati, oltre che ad azioni migliori ed ecosostenibili: e tutto ciò a distanza di settant’anni da quelle famose quattro giornate.
Lenuccia: una donna in un epoca maschilista, una partigiana nell’epoca nazifascista, un esempio da non dimenticare nell’epoca presente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *